Se vi recate in quel di Agrigento, potete divertirvi a cogliere i tanti pezzi di storia, cultura e vita rurale di una delle tante splendide aree di Sicilia, raccontata dai grandi maestri della letteratura a un pubblico internazionale. Il turista slow non può che volersi avvicinare alla vita contadina, di un tempo e non solo, osservando riti quali la mietitura, la raccolta dei prodotti della terra e i processi della panificazione.
I luoghi che suggerisco – per ora – sono la casa di Luigi Pirandello e le strade raccontate da Camilleri, per menzionare due tra i più noti scrittori siciliani. Un itinerario del genere vi permetterà anche di degustare i sapori della terra, come l’olio, le olive, le conserve, le “chiappe” (pomodori secchi), le melanzane sott’olio e la caponata, piatto tipico della cucina contadina. In realtà, la caponata nasce come piatto per “ricchi” ed è a base di pesce “cappone” (da cui, appunto, prende il nome). Dai contadini e dai pastori, per ovvie ragioni, questo ingrediente viene sostituito con un alimento povero come le melanzane fritte. Oggi è così che la si mangia.
Se sentite il desiderio di curare un orto, partecipare ai processi di produzione delle aziende agricole locali (semina, lavorazione del terreno, ecc), questa è la zona ideale. Non solo mare dunque: qui è possibile diventare contadini, anche se per pochi giorni. L’itinerario che vi proponiamo, però, non è fruibile a piedi, in quanto le tappe che vi consiglierò nel prossimo articolo sono distanti l’una dall’altra.
Continuate a seguirmi!
Di caponata ed altre godurie del palato se ne parla anche nell’itinerario turistico a tappe “Dalla trizzera al calamaio” su: http://www.itineraryplanner.it/itinerario/dalla-trizzera-al-calamaio/
Cerca su Itinerary Planner le proposte di viaggio per questo territorio.
Tag:Agrigento, caponata, Sicilia, vita contadina