Agrigento è indubbiamente una città dalla vocazione turistica. Ma attenzione: l’antica Akragas non è “solo” Valle dei Templi. Purtroppo il turismo di questa parte di Sicilia si è limitato infatti a toccate e fughe al complesso archeologico, tralasciando tutto il resto.
Adesso è arrivato il tempo di ridare valore e riscoprire il prezioso centro storico di Agrigento, caratterizzato da un affascinante mix di architetture, da negozi eleganti e una vita giovanile in fermento. Una buona notizia è che gli imprenditori stanno investendo proprio in quei settori legati alla caratterizzazione del territorio, come il locali tipici delle viuzze adiacenti alla centrale Via Atenea. «La via Atenea e le zone limitrofe attraggono turisti. Stiamo lavorando per le linee urbane notturne». Così l’assessore Biondi.
Tra le novità, la riapertura al pubblico – dopo più di 20 anni di abbandono – dell’ex mulino “Taglialavoro” e l’apertura, nella piazzetta di San Calogero, di un locale che raduna ogni sera centinaia di persone. Ristoranti, b&b e altre strutture ricettive, dunque, come parte attiva di un cambiamento in azione nella città sicula, la cui accoglienza è riscontrabile a partire dal suo essere profondamente multietnica.
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