Tutti conoscono Luigi Pirandello (1867-1936), romanziere, scrittore di racconti, poeta nonché Premio Nobel per la Letteratura (1934) siciliano; non tutti sanno che, lì dove nacque, si trova ancora la sua casa, che sorge proprio sulla costa e che oggi è un museo dedicato alla sua vita e alle sue opere, dove si possono anche osservare i cimeli di famiglia. Ho* intrapreso questo viaggio insieme ad altri due travel blogger, Patricia Khalil (Descobrindo una Sicilia) e Marco Cittadini (Piceno On the Road), per saperne di più sulla vita di Pirandello e la casa.
In primo luogo, la vista dalla casa Pirandello è notevole: le verdi colline si stagliano contro il blu dell’oceano e del cielo. Non c’è da stupirsi se Pirandello trascoresse molto tempo a scrivere all’aperto, guardando il mare.
Sembra che oggi qualcuno abbia seguito il suo esempio, iniziando la costruzione di una casa di fronte alla piccola valle sottostante. Per favore, posso andare a viverci io?
A pochi passi, nel giardino, c’è la tomba dello scrittore: una grossa pietra con delle iscrizioni. Questo era infatti il posto preferito di Pirandello – un mix perfetto di sole, ombra e tranquillità. Pirandello amava sedersi qui, sotto un grande pino. Purtroppo, nel 1997 una tromba d’aria colpì la zona e l’albero morì, pur rimanendo in piedi. I dipendenti del museo assicurano che sarebbe rimasto vicino a quella pietra, in quanto simbolo importante della storia e della vita di Pirandello.
Dopo aver visitato la tomba, ci siamo diretti verso la casa. All’ingresso si trova un busto in bronzo dello scrittore. Anche all’interno ci sono un paio di busti del genere.
Purtroppo non ci sono spiegazioni in inglese, quindi è meglio fare qualche ricerca prima della propria visita; anche perché la casa è ancora molto interessante da vedere.
Le stanze sono colorate e ci sono molti oggetti, tra cui alcuni dipinti realizzati dai membri della famiglia Pirandello – sembra che tutti avessero un amore profondo per il luogo e il bellissimo mare azzurro.
Potete anche trovare opere originali di Pirandello, lettere scritte a mano e doni per il museo.
Quello che mi è piaciuto di più sono state le grandi fotografie di famiglia in bianco e nero sulle pareti, che rendono intimo il museo e danno il senso di ciò che rano lo scrittore e la sua famiglia.
Uno splendido museo per tutti gli amanti della letteratura. Una visita sicuramente “slow”, in quanto questa è una zona prevalentemente rurale, circondata da mare e montagne. Il mio suggerimento è di abbinare la visita a un giro rilassante all’interno del Giardino della Kolymbetra e della Valle dei Templi, le due attrazioni principali di Agrigento e dintorni.
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*A parlare è Elizabeth Joss, blogger di The Museum Times. Se vuoi leggere l’originale, vai qui.
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