Mettete un autobus per le vie di una città aggiungete il grande problema dell’inquinamento nelle metropoli. Ed ecco una soluzione: il bus con il giardino sul tetto. Non è la trovata di un artista, né una bizzarria ma un utile esperimento in scena in questi giorni a Girona, cittadina vicino Barcellona. L’Autocultural è un mezzo come tanti altri in circolazione con la differenza che il suo tetto è formato da un sottile strato di componenti idroponici che consentono di far crescere piccole piante, senza aggravare la struttura del mezzo con il peso del terriccio. Da evitare le piante alte che potrebbero dare problemi in presenza di gallerie o per la guida in caso di vento.
L’idea di “Phyto Kinetic” è di un designer e paesaggista spagnolo, Marc Granen: “La mia missione – ha spiegato al Sunday Times – è quella di espandere l’area verde urbana, aumentando l’assorbimento della CO2, dando allo stesso tempo al trasporto una nuova attrazione ecologico turistica”. Il giardino viene poi annaffiato manualmente oppure sfruttando l’acqua che si genera dall’impianto di aria condizionata del veicolo. La società dei trasporti pubblici spagnola sta valutando se adottare il bus con giardino e si sta attivando per trovare autisti con il pollice verde che non facciano mancare l’acqua al prato e alle piante.
Già nel 2010 il ricercatore della New York University, Marco Castro Cosio, aveva ideato il “Bus Roots”, un autobus sul cui tetto venivano coltivate piante e manto erboso. Un progetto per restituire verde pubblico nella Grande Mela. Nel 2012 invece è stata la volta di Città del Messico con l’Ecocostruccion di Alejandro Tozzer che ha voluto riprodurre le stesse tecniche usate per la creazione di giardini sui tetti dei palazzi, adattandole agli autoveicoli.
In attesa che l’esperimento eco sostenibile diventi presto una realtà anche in Italia.
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