Come funziona una fattoria didattica? Per scoprirlo domenica va in scena “Fattorie didattiche aperte”, molte aziende aprono le porte ai visitatori per mostrare la passione e l’impegno a sostegno della natura e dell’ambiente rurale, attraverso iniziative, attività, laboratori di educazione ambientale e giochi all’aria aperta.
Entrare in una fattoria significa cominciare un viaggio alla scoperta di animali, orti, prodotti, tradizioni, storie, significa toccare con mano come è possibile una produzione agricola che contribuisce a preservare la biodiversità, che sfrutta le energie rinnovabili, che non inquina e preserva le risorse idriche, che contribuisce a combattere il cambiamento climatico. La Fattoria Didattica è una scuola di ecologia all’aperto e di pedagogia rurale attiva, che propone esperienze di vita agricola in una vera fattoria tradizionale: la semina, il compostaggio, la zappatura, la raccolta di ortaggi ed erbe officinali, la vendemmia, la sfogliatura del mais e la trebbiatura, l’ecosistema-fattoria, gli animali. Tra le esperienze ci sono la degustazione e l’analisi sensoriale dei prodotti agricoli, le attività artigianali come la lavorazione della terra cruda, la costruzione di giocattoli, la manutenzione e riparazione di attrezzi agricoli, la lavorazione del legno, della pietra, delle fibre naturali.
Fattorie didattiche aperte si inserisce nell’ambito del progetto “Agri@tour: la PAC verso il 2020. L’agricoltura in movimento”, promosso da Arezzo Fiere e da Agriturist, Terranostra, Turismo Verde e WWF, e sostenuto dall’Unione Europea che valorizza in modo particolare la multifunzionalità in agricoltura, ossia la capacità di un’azienda agricola di offrire servizi e attività per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e la biodiversità rurale.
La Lombardia arriva quest’anno la nona edizione dell’iniziativa con 90 fattorie didattiche ad aprire le porte. Scopri la Fattoria più vicina a te: qui
Struttura consigliata Slow Tourism:
– Colle Regnano (Tolentino, Macerata)
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