
I famosi cannoli (d.repubblica.it)
Sono numerosi piatti e i prodotti etichettati come “tipicamente siciliani”. Basta chiedere agli stessi isolani stessi, anche se poi si scopre che la Sicilia sta ancora facendo le necessarie suddivisioni: ogni parte dell’isola, ogni città e ogni provincia ha infatti le sue specialità.
La provincia di Catania, per esempio, è famosa soprattutto per la cassata (la famigerata torta di ricotta e canditi). Sulle pendici dell’Etna, nel villaggio di Bronte, i pistacchi hanno ottenuto il marchio DOP e le arance rosse l’IGP. Dopo aver fatto le dovute degustazioni in loco, oggi condividerò* con voi i miei cinque cibi preferiti di Catania e dintorni!
1. Cannoli & cassatelle di Sant’Agata

Cassatelle di Sant’Agata (ciaotutti.nl)
Nella frazione di San Pietro in Clarenza, io e gli altri del mio gruppo siamo stati al Bar Somma, che aveva appena sfornato i suoi divini cannoli (dai ripieni succulenti, come ricotta, pistacchi, crema pasticcera e crema di cioccolato), uno dei miei dolci italiani preferiti.
Ma le casatelle di Sant’Agata mi hanno profondamente segnata. Questi piccoli dolci rotondi sono fatti di ricotta e canditi e ricoperti da uno strato di glassa e da una ciliegina che spicca sulla parte superiore. Sant’Agata è la patrona di Catania. Era una bella e casta donna, che rifiutò di arrendersi ai piaceri di un governatore. Insultato da ciò, il governatore diede il crudele ordine di farle tagliare i seni. I dolci Sant’Agata, infatti, ricordano il seno di una donna, rifacendosi a questa storia.
2. Arancini & tavola calda

Arancino (www.viaggi-lowcost.info)
Latavola calda siciliana riguarda tutta la Sicilia ma è meglio definita nei villaggi alle pendici dell’Etna. Inizialmente, avevamo optato per un elegante ristorante per un tipico pranzo all’italiana, a base di differenti portate. Ma alla fine ci siamo ritrovati a ridere e scherzare con gli abitanti del posto e con il barista di una semplice tavola calda.
Non commettete l’errore più comune: gli spuntini caldi a base di pasta e altre specialità possono sembrare piccoli ma riempiono come un pranzo normale! Lo “stuzzichino” più famoso è indubbiamente l’arancino. Ma sono ottimi anche il formaggio, i pomodori, la carne e le deliziose specialità di pasticceria. Quindi, mettetevi a vostro agio in un qualsiasi bar se avete voglia di un pranzo veloce o di spiluccare tra un pasto e l’altro.
3. Funghi, arancia rossa & Zibibbo

Funghi di Sicilia (www.lafrecciaverde.it)
Vicino al villaggio di Mascalucia, c’è il Parco del Monte Ceraulo. Questa bellissima zona non è accessibile ai visitatori; o meglio, lo è attraverso i suoi deliziosi funghi, qui crescono in pace. Il Ristorante Pizzeria L’Ulivo è uno dei pochi posti dove si possono assaggiare la specialità locali. I maghi dei funghi: così si presentano gli chef de L’Ulivo. E meritano pienamente questo titolo, che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle: ottimi i funghi con aglio e pancetta, serviti con un’insalata di patate.
Oltre ai funghi appena raccolti, non ci siamo fatti mancare altre specialità: dopo l’antipasto, siamo passati e al primo, al secondo e infine alle arance rosse IGP, irrorate con un po’ di Maraschino, un liquore agrodolce. Dopo questo piatto di frutta fresca, abbiamo chiuso con un bicchiere di zibibbo, un vino da dessert proveniente da uve coltivate sulle pendici del vulcano, accompagnato da alcuni biscotti appena sfornati.
4. Pistacchio di Bronte

Dolce condito con pistacchi di Bronte (ciaotutti.nl)
Sulle pendici occidentali del Monte Etna si trova il villaggio di Bronte. La celebrità locale qui è il pistacchio. In molti piatti che vengono serviti a (e intorno a) Catania, il Pistacchio di Bronte DOP svolge un ruolo principale o di supporto. Noi lo abbiamo assaggiato nel ristorante Masseria Carminello di Valverde, sia nel primo che come dessert.
Una serata condita da delizie culinarie a Masseria Carminello è sempre un must se siete in zona. L’incredibile quantità di antipasti sul tavolo (un piatto più gustoso dell’altro) fa meritare al ristorante più di una visita. Potete quindi godere di una ricca cena siciliana, accompagnata da esibizioni dal vivo di musica popolare siciliana.
5. Un tour culinario sull’Etna

Ristorante Momà, Mascalucia (ciaotutti.nl)
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Dopo un’escursione sul vulcano, siamo arrivati al ristorante Momà Arte e Gusto di Mascalucia e assaggiato un piatto dal nome molto appropriato: Tour dell’Etna. Un piatto pieno di deliziose specialità della zona, tra cui salumi locali e naturalmente i famosi pistacchi di Bronte, serviti con visibile orgoglio dal proprietario Salvatore.
Il Momà è anche uno spazio espositivo: si può cenare tra le opere d’arte di pittori catanesi e riproduzioni di quadri famosi. Il nome ha un doppio significato: Momà si riferisce al famoso museo di New York ma, in siciliano, sta per “mamma”. La più grande ispirazione in cucina…
* Per leggere l’articolo originale (di Willemijn Van Dick), andate qui
Tag:arancini, cannoli, cassatelle di Sant'Agata, cucina siciliana, pistacchio di Bronte, Sicilia, Zibibbo