Di Valverde, paese alle pendici dell’Etna, avevamo già parlato circa tre mesi fa: Orazio, nostro collaboratore della zona, ce lo aveva ben descritto in un articolo: Valverde e il suo santuario, Valverde e il Museo delle Conchiglie, Valverde e la Riviera dei Ciclopi. Già dai nomi è facile intuire la ricchezza, storica e mitologica, di questo centro in provincia di Catania.
Oggi voglio suggerirvi un itinerario a tre tappe, aggiungendo qualche dettaglio, perché Valverde nasconde tesori che meritano di essere scoperti.
1) L‘Eremo di Sant’Anna e, in particolare, il suo orto-giardino, curato amorevolmente da una comunità agricola che da esso trae redditi. Nell’ambito delle colture ortive, particolare importanza riveste la coltivazione del cavolo trunzu (un cavolo di rapa), oggi presidio slow food. L’eremo è abitato dalle suore carmelitane, disponibili ad accompagnare i visitatori desiderosi di vivere la sua atmosfera di pace e serenità. Dalla piazza antistante l’eremo, è possibile ammirare uno dei più bei panorami della costa ionica.
2) Le suggestive stradine in pietra lavica, con i tipici muretti a secco, gli altarini votivi, i casolari e le ville nobiliari. Qui si conserva ancora l’atmosfera incantata del vecchio villaggio rurale.
3) L’acqua di Casalrosato, cui un tempo si attribuivano virtù taumaturgiche. Non molto distante, proseguendo nella stessa direttrice, si raggiunge – tra svettanti pioppi, mistici ulivi e ombrose querce – ‘a funtana, luogo mistico e leggendario. Lì, da un vecchio lavatoio, sgorga la sorgente del miracolo, la stessa in cui secondo la leggenda apparve la Vergine.
A parte lo spostamento in auto o in bici tra la tappa 1 e la tappa 2, tutto è percorribile piacevolmente a piedi. Quindi scarpe comode da trekking, macchina fotografica e… via alla scoperta di uno dei più bei paesini dell’Etna!
Da non perdere, a Valverde e dintorni:
– le Scale di Sant’Anna, antico percorso che collegava l’eremo con il paese di Aci San Filippo e che serviva ai monaci eremiti per portare i propri prodotti in paese;
– la Grotta di Dioniso, dove la leggenda racconta che l’omonimo brigante ascoltò la voce della Madonna, convertendosi;
– la Chiesa di Fontana, luogo di pellegrinaggio tra stradine antiche e agrumeti;
– la Festa di San Giuseppe, il 19 marzo: il santo viene portato a spalla per le vie, raccogliendo offerte votive;
– la Festa di Santa Rita da Cascia, il 22 maggio. Caratteristica la benedizione delle rose;
– la Festa della Pizza e della Schiacciata, il 12 e il 13 luglio, che ogni anno attira visitatori da ogni parte;
– la Sagra dell’Acciuga, dal 22 al 24 agosto;
– la Processione della Madonna, l’ultima domenica di agosto;
– la Processione di Maugeri (frazione di Valverde), la seconda domenica di settembre. La processione festeggia, portandolo per le strade del paese, Gesù Bambino;
– la Festa della Birra, il 5, 6 e 7 settembre: durante la festa, viene servita una speciale birra alla spina prodotta in Sicilia
Strutture consigliate:
– Masseria Carminello: un bell’esempio di struttura rurale dov’è possibile effettuare una degustazione di prodotti e piatti tipici siciliani (con possibilità di cena e pernottamento).
– Ristorante Pizzeria Casalrosato, con vista sul mare e sull’Etna
– Azienda Agricola Alberolungo: ubicata alle porte di Acireale, all’interno di un isola in parte coltivata e in parte a vegetazione spontanea. Proprio da questa ubicazione, si è pensato di farne, oltre che un’attività economica, anche un’occasione per le nuove generazioni di ricucire il rapporto con il mondo contadino.
Di Valverde e delle sue bellezze si parla anche qui: http://www.itineraryplanner.it/itinerario/valverde-eremi-antichi-casolari-e-masserie/ Ottimo spunto per un tour!
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