Cosa vuol dire consumare in modo critico? Un’espressione nata fra la fine degli anni ’80 e la fine dei ’90, oggi particolarmente in voga: il consumo critico non è solo scegliere il prodotto biologico al supermercato, ma implica una serie di scelte che abbracciano tutta la vita del consumatore. “Fa la cosa giusta!” è dedicato proprio a questo: un festival che fa del consumo critico la propria ragion d’essere, cercando di costruire, insieme a visitatori e appassioni, degli stili di vita sostenibili.
Consumare criticamente significa scegliere: di comprare prodotti ottenuti seguendo attentamente le norme per la tutela ambientale, di depositare i propri risparmi in un circuito di finanza etica, di non favorire aziende che sfruttano i lavoratori e fanno attività di lobbing dannose. Un concetto che in Italia fatica a radicarsi, ma che alcune iniziative, come Fa la cosa giusta!, aiutano diffondere: dopo il successo dell’edizione 2013, che si è chiusa con 72mila presenze, dal 28 al 30 marzo 2014 a Milano torna il festival del consumo critico.
Le dodici sezioni tematiche spazieranno dall’alimentazione biologica alla mobilità elettrica, dalla moda etica, alle nuove tecnologie applicate alla sostenibilità, dalla didattica alle attività creative per bimbi e famiglie. Un modo per avvicinare i consumatori italiani alle autoproduzioni agricole e gastronomiche, alle aziende che producono tecnologia “dal basso”, agli indipendenti della finanza etica, ai materiali biocompatibili, alle modalità di trasporto alternative.
Il cibo. Oltre ai 700 espositori, il festival offre un ricco programma culturale. Protagonista della “Locanda di Fa’ la cosa giusta!”, è naturalmente il cibo autoprodotto e i piatti tipici della nostra preziosa tradizione culinaria: qui si terranno mostre, degustazioni, laboratori, lezioni di cucina; quest’anno il programma è dedicato, in particolare, agli ingredienti semplici della cucina storica: verdure, pane, patate e cipolle saranno al centro dei numerosi show cooking di food blogger come Francesca D’Agnano e Pietro Caroli (SingerFood), Paola Sucato (Il Blog di Ci_Polla), Giada Bellegotti e Stefania Soma (Eat it Milano), Teresa Balzano (Peperoni e Patate).
Ma gli appuntamenti culinari non finiscono qui: in programma infatti si possono trovare eventi per tutti i gusti, dai laboratori per vegetariani, vegani e crudisti, al seminario sulla “tessitura della pasta”, dagli incontri sulla birra artigianale alla cucina dal mondo, fino allo street food proposto dalle cuoche di M’Ama Food.
La tecnologia. Green Makers è l’area dedicata agli artigiani digitali: persone come deisgner, ingegneri, inventori e appassionati d’ogni genere, che mettono insieme idee e risorse per creare innovazione tecnologia alla portata di tutti. All’interno dell’area tecnologica, infatti, uno “Spazio Makers” sarà dedicato a quelle realtà ad alto contenuto tecnologico che usano tecnologie a basso impatto ambientale e software open source.
L’economia e il carcere. Ma a Fa la cosa giusta! Non si parla solo di cibo e belle invenzioni: argomenti complessi come il carcere trovano uno spazio nella sezione Sprigioniamoci! – Economia carceraria. L’area, dedicata alle cooperative e associazioni di promozione culturale che operano e fanno rete in carcere, dando vita a creazioni d’ogni tipo, mettendo al centro delle proprie attività la prospettiva ambientale ed etica del lavoro.
Fra queste troviamo la Cooperativa Sociale Divieto di Sosta, che opera nel carcere di Verbania, con i dolci della Banda Biscotti; la Cooperativa Lazzarelle che, con le detenute della Casa Circondariale di Pozzuoli, produce caffè; la cooperativa sociale Rio Terà dei pensieri che presenterà il marchio “Malefatte”: cosmetici biologici, borse e accessori in materiale riciclato realizzati dai detenuti e dalle detenute degli istituti veneziani.
Il cinema. Novità di quest’anno è lo spazio dedicato al cinema, con una sala dedicata ai documentari e alle autoproduzioni cinematografiche in tema di consumo critico, sostenibilità ed emancipazione sociale. La Sala cinema dedicherà 7 documentari e 8 cortometraggi al tema dell’emancipazione sociale attraverso il lavoro etico, il consumo critico e la prospettiva della sostenibilità.
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