Come si sviluppa nel tempo il culto mariano in provincia di Ragusa? Le fonti in proposito sono rare e bisogna far riferimento più che altro alla storia dell’arte e all’archeologia. Preziosi a tal proposito sono gli studi condotti sul territorio dai professori Giuseppe Barone, Paolo Nifosì, Giorgio Colombo, Simone Floridia e dall’archeologo Vittorio Rizzone, perché hanno il pregio di focalizzarsi sul vasto territorio che giuridicamente ricadeva sotto la Contea di Modica.
Ai primordi dell’evangelizzazione non si ha traccia del culto mariano negli Iblei. D’altra parte, nel II secolo, dal 90 al 190 circa, nella letteratura cristiana in generale, la figura di Maria è quasi del tutto assente. Ella è citata solo nei Vangeli. Per avere le prime testimonianze del culto mariano, volendo individuare un ordine cronologico, bisogna andare a Cava d’Ispica. È prima di tutto in quel sito che nel nostro territorio la figura di Maria comincia ad avere la sua posizione centrale, come dimostra un affresco all’interno di una delle grotte custodite nel prezioso sito archeologico.
In epoca di evangelizzazione, i vari ordini che si sono stabiliti nel territorio hanno accentuato la diffusione di culti legati a Maria, che già erano presenti nel territorio. Il volto di Maria, la sua figura, la sua storia hanno accompagnato da allora il cammino dei credenti della provincia e dei suoi abitanti. Maria non ha solo accompagnato ma ha anche indicato la via alle genti, come dimostra un affresco, risalente al XI secolo, della Madonna dell’Odigitria, ospitato all’interno della chiesetta di San Nicolò Inferiore, nel cuore di Modica. Entriamo così nel vivo della diffusione del culto un po’ in tutta l’area geografica del Mediterraneo.
L’Odigitria è infatti la Madonna caratterizzata iconograficamente dalla “mano che indica” la via, la via della salvezza, quella personificata da Gesù Cristo. Dal punto di vista della mariologia, il titolo di Odigitria – dal greco “odegos”/guida + “iatreia”/guarigione/salvezza – dice che Maria è la “guida di salvezza”, cioè il condottiero dell’umanità, nella lotta contro il male.
Maria è la guida che rende possibile all’umanità intera l’incontro col Salvatore, in forza e in ragione della divina maturità. Grazie alla figura dell’Odigitria, si può comprendere l’assioma teologico occidentale: “per Mariam ad Iesum”, a Gesù attraverso Maria. Maria – l’Odigitria – è l’incarnazione dell’ incessante inculturazione della fede, proprio perché grazie a Lei il Verbo si fece carne e pose la sua dimora in mezzo a noi (Gv.1,14). La presenza antichissima di questo titolo e della sua iconografia negli Iblei dice quanto profonde sono le radici greco-bizantine della nostra venerazione mariana.
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