
All’ombra del carrubo – © Antonio Principato
Un altro itinerario che vi suggeriamo caldamente di percorrere è quello che si snoda tra carrubi, uliveti e vigneti del Ragusano. I viaggiatori possono trovare sull’Altopiano Ibleo, immersi in un’atmosfera genuinamente rurale, odori, sapori e prodotti tipici d’altri tempi.
Ruralità: sì, è questa la parola d’ordine del luogo. Si pensi alle tante trazzere, termine con il quale si indicano le piste tracciate dal passaggio degli animali. Il turista slow potrà allora percorrere queste trazzere, che oggi conducono – essendo immerse nei campi – alle tante aziende agricole iblee. Un’occasione per scoprire il carrubo, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Le sue caratteristiche sono la grande chioma, la sua forma lievemente contorta e, soprattutto, le vajane, meglio conosciute come carrubi, legumi di 10-12 cm dall’aspetto cuioioso e dal gusto sopraffino.

Le carrube
Essi nascono verdi e divengono, col tempo, marroni. La loro superficie è dura ma la polpa molto carnosa e zuccherina. Una curiosità: i loro semi, tondeggianti e appiattiti, vengono anche chiamati “carati”. Questo perché in passato venivano utilizzati, data l’omogeneità del loro peso, come misura dell’oro. I carrubi rimangono attaccati all’albero molto a lungo, tanto che su una stessa pianta coesistono frutti acerbi e maturi.
Il 70% della produzione nazionale viene proprio dalla provincia di Ragusa. Ma questa zona è famosa per tante altre tipicità, tra cui il Cerasuolo di Vittoria e il Nero d’Avola. Non resta che percorrere i campi soleggiati e la costa della Sicilia sud-orientale e lasciarsi guidare dal gusto. Noi continueremo a ispirarvi…
Carrubi, trizzere e vini sono anche in Itinerary Planner: http://www.itineraryplanner.it/itinerario/carrubi-trazzere-e-vini-siciliani/
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