TRA ULIVETI E VIGNETI IL CAMPIONATO REGIONALE INDIVIDUALE DI MEZZA MARATONA
Un vero successo il primo trofeo Boemondo Half Marathon, organizzato dalla Podistica Canusium 2004 lo scorso 5 ottobre a Canosa di Puglia. Alla gara, valevole come campionato regionale individuale di mezza maratona, hanno partecipato atleti tra i più forti in Puglia, giunti nella città Ofantina da ogni angolo della regione. La manifestazione ha visto i concorrenti sfidarsi su un percorso di oltre 21 km immerso tra alberi di ulivo e vigneti.
Giusto il tempo di ascoltare, come di consueto, l’inno nazionale e lo Starter decreta il via alle nove in punto. Sin dalle prime battute, gli uomini di classifica segnano il passo, accumulando un notevole vantaggio sui diretti inseguitori. La temperatura è intorno ai venti gradi, il cielo è coperto, clima ideale per un maratoneta. I minuti scorrono sul cronometro e al giro di boa sono in pochi al comando.
Al quattordicesimo chilometro, il gruppo di testa, costituito da una ventina di corridori, inizia a serrare i ranghi. Il ritmo aumenta, la selezione tra gli atleti di testa si fa più dura. Manca poco al traguardo, quando all’imbocco dell’ultima salita, quella più difficile, sono solo due gli atleti che dimostrano avere più forza nelle gambe: l’italiano Michele Uva e il ghanese Sakine Allul.
I due sembrano avere lo stesso passo ma Uva, sul finire dell’asperità, allunga fino a distanziare il ghanese a 1 km dall’arrivo. A nulla valgono gli sforzi dell’atleta di origini africane, che corre con i colori della Podistica Faggiano. Alla fine, è l’italiano della Free Runners Molfetta a vincere il Trofeo Boemondo finendo la corsa in 1h14′.
Tra le donne, invece, la prima classificata è Mara Lavarra dell’Amatori Putignano che chiude la gara con il tempo di 1h32′. Risultato che le permette di conquistare il titolo di campionessa regionale.
Da segnalare l’ottima prestazione dei due beniamini di casa, entrambi della Podistica Canusium 2004: Giuseppe Germinario – Campione Nazionale delle Polizie Municipali – e Antonio di Giulio, tra i migliori trenta atleti a livello regionale.
Al termine della corsa, tutti i partecipanti possono ritemprarsi dalle fatiche, godendo di un punto ristoro a pochi passi dalla linea del traguardo. Quasi tutti, svestendo i colori sociali, preferiscono indossare la splendida maglia tecnica in ricordo della corsa, consegnata al ritiro dei pettorali.
Molti gli sponsor, grandi e piccoli, che hanno creduto nella manifestazione, sostenendola economicamente e con la fornitura di prodotti necessari ad arricchire pacchi gara e premi da consegnare agli atleti.
“Penso non sia facile organizzare un evento di tale portata, soprattutto quando si cerca di far girare gli ingranaggi come un orologio svizzero di alta precisione. Impegno, serietà, passione, sicuramente sono solo alcuni degli elementi necessari a raggiungere un obiettivo positivo”.
Queste le parole del presidente della Podistica Canusium 2004, Sabino Sardella, al quale abbiamo rivolto alcune domande:
Presidente, quanto tempo c’è voluto per preparare questa manifestazione sportiva?
“Ufficialmente ho iniziato a preparare l’evento a partire dalla fine del 2013, rendendo partecipi tutti i membri del Direttivo e non solo; infatti, devo dire che sin dalla prima riunione associativa, in cui presentavo il progetto, tutti gli iscritti della Podistica Canusium hanno accolto con molto entusiasmo il sogno di una vita: organizzare a Canosa, per la prima volta in assoluto, una mezza maratona”.
E se questo è il sogno che si realizza, lei si reputa più una persona concreta o un individuo che rincorre i sogni?
“Come diceva qualcuno, i sogni aiutano a vivere meglio, anche se resto della convinzione che c’è bisogno di molta concretezza e lungimiranza, se si vuol dare seguito a qualcosa che non rimanga solo un progetto da custodire nella mente. E come diciamo noi maratoneti, se vogliamo giungere al traguardo dobbiamo avere i piedi ben piantati nelle scarpe da ginnastica”
C’è stato mai un momento, durante le fasi organizzative, in cui avrebbe voluto mollare tutto?
“Momenti di sconforto li ho vissuti nell’agosto scorso, a soli due mesi dall’evento. Quando mi sono reso conto che mancavano gli sponsor più importanti necessari a garantire le premiazioni degli atleti e la logistica delle fasi di gara. Alla fine tutto è filato liscio. Anzi, gran parte degli atleti ha detto a caldo che l’organizzazione ha meritato pienamente il dieci e lode”.
Ecco, se ne avesse la possibilità, metterebbe in cantiere nell’immediato futuro un’altra corsa così importante e impegnativa dal punto di vista organizzativo?
“La risposta e sì! Non anticipo nulla ma ho in mente un altro sogno da rendere concreto nei mesi a venire. E confido ancora una volta nella collaborazione di tutti gli atleti della Podistica Canusium, che sicuramente daranno man forte al mio prossimo progetto. E, al motto dell’associazione sportiva– Vis et Sinceritas – aggiungo le parole di Virgilio, tratte dall’Eneide: Audentis Fortuna Iuvat, la fortuna arride agli audaci”.
Per finire, si torna a casa dopo aver trascorso una mattinata all’insegna dell’allegria e della voglia di stare insieme. Rimane la consapevolezza che con impegno e passione è possibile superare i propri limiti, nel rispetto dei valori cardine dell’etica nello Sport.
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