Il gelo di limone è una ricetta tipica siciliana, una sorta di “budino” fresco e dissetante, ideale a fine pasto per favorire la digestione.
Ottimo è quello che si può mangiare al ristorante pizzeria Quore Matto, che si trova in pieno centro storico a Scicli (RG), in via F. Mormino Penna n.24, ossia nella parte più curata e deliziosa della cittadina sicula, Patrimonio dell’Unesco per l’arte barocca che contraddistingue questa parte di Trinacria.
In queste giornate calde, con temperature che arrivano ai 40 gradi, e magari dopo un pasto a base di pesce – come i crostacei cucinati dallo chef del Quore Matto -, il gelo è una specie di toccasana per le papille gustative. Il proprietario Francesco e sua moglie Mary ci hanno svelato il segreto dell’antica ricetta, che si tramanda di generazione in generazione e viene prodotto con amore dalla pasticcera del ristorante tipico siciliano.
Per fare il gelo, occorre mettere a mollo nell’acqua le bucce grattugiate a mano di limoni biologici. Sarebbe meglio averne alcune più verdi, perché più profumate – evitare di grattare la parte bianca amara del limone -. Esse vanno fatte macerate per almeno una notte intera e la mattina seguente si scola il liquido con un filtro. L’acqua aromatizzata ottenuta si mette su una pentola, dopodiché si aggiunge zucchero bianco e un pochino di amido di grano per farlo addensare mentre bolle. Mescolare di continuo per evitare grumi.
Appena si addensa, il composto va tolto dal fuoco e messo negli stampini monoporzione; quando si raffreddano, trasferirli nel frigo per farli indurire. Una volta che hanno raggiunto la consistenza gelatinosa – quindi l’ideale è gustarli dopo cena, visti i tempi -, possono essere serviti su un piatto da dessert, magari decorati con zucchero a velo e granella di pistacchio di Bronte.
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