Modica è una città dove il Barocco non ha mai perso il suo appeal. Ogni palazzo e balcone è decorato con sculture di fiori, volti, cavalli, animali vari e intarsi e i colori sono tenui, come di sabbia e nuvole.
Le luminarie sembrano ferme agli anni ’60, così come le botteghe artigiane, gli spacci dei fruttivendoli e la varie salette aperte che si affacciano sulle vie, dove gli anziani del posto si ritrovano per sfuggire al caldo, bere qualcosa di fresco, fare due chiacchiere seduti, giocare in gruppo e magari fare qualche lavoro utile, come di piccola sartoria (rammendo e bottoni!).
Modica è tra i centri storici della Val di Noto, inseriti nel Patrimonio dell’Umanità Unesco proprio per l’architettura barocca. Un comune che ha due santi patroni: San Giorgio e San Pietro e quindi due parti della città, rivali tra loro.
Famosa anche per il suo cioccolato – lavorato in modo particolare e artigianale -, la città si allunga su colline, scale, salite e vicoli. Il Teatro Garibaldi è un piccolo patrimonio cittadino e si trova su Corso Umberto I, la strada principale di Modica.
Sullo stesso viale c’è l’hotel 4 stelle Principe d’Aragona, dove soggiornare tra innovazione, ecosostenibilità, comfort e accoglienza, magari facendo due chiacchiere con la direttrice, la signora Lorenza.
Per mangiare piatti tipici, invece, consiglio l’Osteria dei Sapori Perduti: qui la tradizione regna sovrana e le portare sono abbondanti e gustosissime. Per citarne solo alcune, la caponata, la pasta con il “macco” (fave) e i cannoli!
Altre peculiarità modicane sono presentate nel tour di Itinerary Planner dedicato a questo territorio! Scopritelo: http://www.itineraryplanner.it/itinerario/tradizioni-tipiche-e-sapori-locali-modica-e-scicli/
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